5 tipologie di siti web: quale scegliere?

5 tipologie di siti web: quale scegliere?

Il termine “sito web” viene usato genericamente per indicare un oggetto composto da pagine web correlate tra loro e rintracciabile su Internet tramite i motori di ricerca. È, in sostanza, uno spazio sul web che un’azienda o un professionista possono sfruttare per presentarsi, esprimere idee, mostrare i lavori svolti o sponsorizzare i propri servizi.

È davvero indispensabile avere un sito web?

Sì. Forse sei ancora convinto che i mezzi di comunicazione offline portino più risultati rispetto al sito web, ma c’è un dato che non puoi ignorare: oltre 4 miliardi di persone navigano su Internet per reperire informazioni, comprare prodotti o leggere giornali online. Partiamo quindi da questo presupposto: i tuoi clienti sono (anche) su Internet. Questo non significa che devi smettere di usare i mezzi di comunicazione tradizionali o cartacei, ma soltanto che il tuo cliente potrebbe non accontentarsi più delle informazioni riportate sulla brochure aziendale.

L’utente moderno infatti non cerca informazioni, ma interazione. E per interagire con il cliente non basta scambiarci quattro chiacchiere davanti allo stand aziendale ad una fiera di settore. Includere il sito web nella strategia di comunicazione della tua azienda ti permette di incrementare la visibilità di quest’ultima e di acquisire e fidelizzare un maggior numero di clienti in minor tempo. Cerca quindi di sfruttare tutti i mezzi a tua disposizione per mantenere alto nel tempo l’interesse dei clienti nei confronti dell’azienda e dei prodotti o servizi offerti.

Qual è il sito web perfetto per te?

Ogni tipologia di sito web ha caratteristiche peculiari e funzionalità diverse. Prima di pensare a domini e certificati, poniti alcune domande: cosa vuoi ottenere sul web? Quali obiettivi vuoi raggiungere? A che tipo di clientela vuoi rivolgerti? Vuoi soltanto far conoscere l’azienda e i servizi, o ti piacerebbe sfruttare il sito anche come nuovo canale di vendita?

Ogni azienda è unica, e così anche il sito web deve rispettarne l’unicità. Nel corso degli anni, l’evoluzione del Web e lo sviluppo di nuove tecnologie hanno dato vita a diverse tipologie di sito web. Vediamo quindi quali sono le 5 principali tipologie di sito web che puoi scegliere per comunicare online con il tuo pubblico di riferimento:

1. Sito corporate

È senza dubbio la tipologia di sito più diffusa, usata dalle aziende per presentarsi e descriversi. È definito anche sito vetrina, proprio perché è come se fosse una sorta di vetrina online tramite cui l’azienda può esporsi e catturare l’attenzione degli utenti. Per questo è fondamentale che la grafica sia moderna, e il contenuto chiaro e aggiornato. Il sito corporate è in genere composto da più pagine: la homepage funge da riassunto dell’intero sito, mentre le varie pagine descrivono le singole sezioni in maniera più approfondita (per esempio “chi siamo”, “cosa facciamo”, “contatti”).

I siti corporate possono essere statici o dinamici. I siti statici sono formati da pagine indipendenti messe in relazione da un menu. Le pagine di un sito web dinamico sono invece entità “astratte”, nel senso che si limitano a mostrare contenuti – testuali e multimediali – ospitati su un database o CMS (Content Management System). I siti dinamici hanno il grande vantaggio di essere molto più facili da gestire e aggiornare, nonché più economici da realizzare.

Che un sito sia statico o dinamico, la sua efficacia nel trasmettere l’identità aziendale e potenziare il rapporto con i clienti dipenderà comunque dalla strategia comunicativa messa in atto. Per questo potresti scegliere di affiancare al sito web una landing page, un blog o un e-commerce a seconda che il tuo obiettivo ultimo sia generare nuovi contatti, informare o vendere prodotti online.

2. Landing page

La landing page è una pagina web – che può essere legata al sito aziendale oppure indipendente – sulla quale si vuole far “atterrare” gli utenti in situazioni specifiche. Viene utilizzata principalmente per anticipare un nuovo prodotto o servizio o per aumentare la brand awareness di un’impresa in prossimità di un evento importante. Per questo motivo la landing page è tra gli elementi chiave di una strategia di inbound marketing, in quanto è progettata specificamente con l’obiettivo di aumentare contatti, conversioni e vendite. Rappresenta, cioè, lo strumento ideale per convertire il visitatore in lead.

La differenza principale tra sito web aziendale e landing page è che quest’ultima deve necessariamente spingere l’utente a compiere un’azione (per esempio l’iscrizione a una newsletter o l’acquisto del prodotto o servizio presentato). Nel momento in cui l’utente compie l’azione designata, si parla di conversione.

Per convertire è indispensabile inserire sia una call-to-action chiara e stimolante, sia un modulo di contatto che permetta all’azienda di raccogliere i dati dell’utente. Altri elementi che aiutano a rendere efficace una landing page sono il design moderno, i contenuti di qualità e i bottoni social.

3. Portfolio

Il sito portfolio viene utilizzato da iberi professionisti e aziende per mostrare i progetti svolti. È una sorta di CV digitale e interattivo, diffuso prettamente in ambito creativo (lo usano fotografi, grafici, agenzie di comunicazione, designer, artisti). Presenta solitamente un contenuto semplice ma una grafica elaborata.

Può assumere la forma di un catalogo online se lo scopo è informativo, oppure può riportare le best practice con una piccola descrizione del processo creativo se lo scopo è catturare l’attenzione del potenziale cliente. Può inoltre essere composto da un’unica pagina, oppure includere un menu semplice e limitato che riporti anche una breve biografia o panoramica dell’azienda e una descrizione dei servizi offerti.

4. Corporate blog

Si tratta di una sorta di magazine online il cui scopo primario è quello di informare gli utenti tramite la creazione e pubblicazione di articoli legati all’azienda o al settore di riferimento (per esempio news su eventi a cui l’azienda partecipa, presentazione di nuovi prodotti, annunci di nuove partnership).

La cosa peggiore che un’azienda può fare è creare un blog pur sapendo di non avere tempo e risorse sufficienti per mantenerlo attivo. Se scegli di creare un blog da affiancare al tuo sito web, assicurati di aggiornarlo spesso e di avere in azienda un Content Editor in grado di curare la forma e il linguaggio degli articoli.

Per rendere più semplice la consultazione degli articoli, opta per un’esposizione a cascata che mostri gli articoli in ordine cronologico o, ancora meglio, per un menu che permetta di raggrupparli in categorie. Infine, per stimolare l’interazione tra azienda e utenti/clienti permetti a quest’ultimi di commentare e di condividere gli articoli sui principali social network.

5. E-commerce

Questa tipologia di sito è dedicata alla vendita online di prodotti e servizi. La struttura e la grafica del sito variano solitamente in base al numero di prodotti in vendita e alla tipologia di venditore. Un piccola azienda che produce e vende una sola linea di prodotti di nicchia opterà probabilmente per un sito web completo in cui all’e-commerce si affiancano pagine dedicate alla storia dell’azienda e all’evoluzione del prodotto, e punterà su uno stile comunicativo emotivamente coinvolgente. Una grande azienda con un catalogo prodotti molto ricco (per esempio IKEA) o un rivenditore potrebbero invece optare per un sito più “freddo” e commerciale. In entrambi i casi, un elemento che non può mancare è il carrello elettronico, l’elemento che contraddistingue il percorso che guida l’utente fino alla fase finale di acquisto.

I siti di e-commerce vengono gestiti tramite una piattaforma comprendente un pannello di amministrazione. Questo permette all’azienda o al rivenditore di controllare tutto il processo di vendita, gestire il magazzino prodotti, fatturare ai clienti, impostare offerte o pacchetti e ricavare dati su vendite e clienti. Può essere un sito tanto semplice quanto estremamente complesso, in quanto può essere arricchito da un’infinità di funzionalità e plugin. In ogni caso, i vantaggi sono pressoché immediati: i costi di gestione sono più bassi rispetto a un negozio fisico, la vendita è continua e le informazioni ricavate permettono di modificare e aggiornare efficacemente l’offerta in base ai bisogni e alle preferenze degli utenti.

Hai le idee più chiare?

Ricapitolando: un sito corporate è perfetto per le aziende che vogliono far conoscere la loro storia e i prodotti o servizi che offrono; la landing page è l’ideale per le aziende che desiderano anticipare un nuovo prodotto o servizio e che puntano ad ottenere nuovi contatti (lead); il portfolio è indicato per chi vuole mostrare le proprie abilità e competenze tramite la presentazione dei lavori già svolti; il corporate blog punta a far avvicinare gli utenti al tuo business; infine, l’e-commerce è perfetto per chi vuole aprire un nuovo canale di vendita. Scegli il sito che si adatta meglio non solo al tuo business, ma anche ai bisogni e alle esigenze della tua clientela di riferimento.

Ricordati però che per poter creare un sito professionale e al passo coi tempi è necessario non solo possedere competenze tecniche, ma anche aver ben chiara la strategia comunicativa che si andrà a perseguire. Se non disponi di competenze tecniche o strategiche sufficienti puoi affidarti ad una web agency: questa ti aiuterà a curare l’immagine online della tua azienda analizzando settore e clientela di riferimento, creando contenuti originali e risolvendo velocemente eventuali problemi tecnici.

Hai ancora dubbi? Contattaci, ti aiuteremo a definire la strategia comunicativa e la tipologia di sito più indicate per la tua azienda.

 

Debora,
Web Content Editor

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